.:.:. FIRMA LA PETIZIONE PER LA LEGALIZZAZIONE DEL P2P .:.:. 

21 novembre, 2006

Enrix ci svela il nuovo dl sulla Nikah!


Straordinaria la proposta di legge di iniziativa di vari deputati dell'Ulivo (clicca qui per il testo integrale) intitolata "Norme sulla libertà religiosa e abolizione della legislazione sui culti ammessi".

Questa proposta di legge è particolarmente interessante in quanto, fra le altre cose, renderebbe valido il matrimonio musulmano per l’ordinamento italiano, introducendo un pezzo di Sharia in una materia fondamentale, come quella del diritto matrimoniale e di famiglia e SANCENDO UN VULNUS AL PRINCIPIO DELLA PARITÀ DI DIRITTI E DI DIGNITÀ TRA UOMO E DONNA, ALL’INTERNO DELLA FAMIGLIA.

Il ministro di culto, infatti (ai sensi dell’art. 11) non sarà tenuto a pronunciare durante il rito matrimoniale pubblico, quella clausola ( lettura degli articoli 143, 144 e 147 del codice civile) su cui si basa la validità e l’efficacia, per la legge italiana, del matrimonio celebrato secondo tutti gli altri riti e culti (compreso quello concordatario, ovvero quello cattolico).

Il ministro di culto islamico, nel celebrare il matrimonio, ai sensi dell’art. 11 della proposta di cui sopra potrà:

OMETTERE DI LEGGERE GLI ARTICOLI DEL CODICE CIVILE SULLA PARITÀ DI DIRITTI E DOVERI TRA MARITO E MOGLIE (143, 144 e 147 cod. civ.)

Una bella conquista civile! Se qualche VERO MACHO italiano, ha in programma di sposarsi in un modo in cui sia ben CHIARO chi porterà i pantaloni in casa sua, potrà attendere l’approvazione definitiva di questa legge prodigiosa, e farlo da musulmano. Una vera e propria rivincita per i maschietti italiani.

Ma leggiamola, leggiamola per bene, questa legge:

PROPOSTA DI LEGGE
CAPO I
LIBERTÀ DI COSCIENZA
E DI RELIGIONE


(…omissis…)

ART. 11.

COMMA 1. Coloro che intendono celebrare il matrimonio davanti a un ministro di culto di una confessione religiosa avente personalità giuridica che ne abbia fatto esplicita richiesta al ministro competente devono specificarlo all’ufficiale dello stato civile all’atto della richiesta della pubblicazione prevista dagli articoli 93 e seguenti del codice civile. Nella richiesta al ministro competente la confessione religiosa specifica, altresì, se preferisce che gli articoli del codice civile riguardanti il matrimonio siano letti durante il rito o al momento delle pubblicazioni.

PRIMO COMMENTO

Il senso dell'articolo (finissimo) è questo: poiché noi legislatori comunisti siamo buoni e rispettosi della Costituzione e Del Codice Civile, non possiamo dimenticare in una proposta di legge l'obbligo costituzionale di rammentare ad una coppia in procinto di sposarsi che esiste in Italia un Codice Civile che tra l'altro ti prescrive anche amenità e regole di secondaria importanza, come la parità di diritti fra uomo e donna.

Siccome poi sempre noi, essendo per l'appunto buoni e gentili con tutti, e soprattutto coi musulmani, sapendo bene che per costoro non è possibile promettere nel contratto di matrimonio di rispettare una legge che non possono rispettare, essendo in contrasto con le loro usanze che prevedono giustamente il predominio dell'uomo sulla donna, noi dunque autorizziamo anche il matrimonio in stile islamico, cioè cancellando la clausola sulla parità dei diritti dal contratto di matrimonio.
Per dare un contentino anche al Codice Civile italiano, comunque, le regole italiane sulla parità dei diritti saranno lette al momento delle pubblicazioni, momento che non comporta alcun impegno e durante il quale gli sposi possono anche mettersi dei tappi nelle orecchie, se lo desiderano.

Ed ora proseguiamo con la lettura del comma 2, così vediamo se ho interpretato bene o male la parte precedente:

COMMA 2.
Il ministro di culto, nel celebrare il matrimonio, osserva le disposizioni di cui agli articoli 107 e 108 del codice civile, omettendo la lettura degli articoli del codice civile riguardanti i diritti e i doveri dei coniugi qualora la confessione abbia optato per la lettura al momento delle pubblicazioni.

COMMENTO FINALE
Ops! E' anche meglio di come l'avevo interpretato! Per intanto non sono neppure gli sposi a poter scegliere il testo del rito, ma la loro confessione, cioè la persona che celebrerà il matrimonio.
Ma la cosa divertente è che il comma 2, non solo DA LA POSSIBILITÀ di omettere la lettura del ns. codice civile in materia di parità di diritti, ma prevede addirittura IL DIVIETO DI FARLO se la lettura ha già avuto atto nel contesto delle pubblicazioni.

Evidentemente i prodi e coraggiosi deputati dell'ulivo, hanno una paura del diavolo che in qualche modo ad una donna musulmana, durante il suo matrimonio, possa anche essere solo bisbigliato che ha pure qualche diritto.

E così, le donne che si trovassero sposate con rito musulmano (avente efficacia per il nostro ordinamento), si troverebbero, di fatto, in una situazione ancora più grave (in quanto "legalizzata") di quella che sono costrette a sopportare adesso.

Ed è proprio perchè c'è una differenza sostanziale, che questi bellimbusti han scritto così la legge. Altrimenti perchè farlo?

Durante il rito, l'uomo deve sottoscrivere di accettare le regole che nel rito gli vengono esposte.
Il rito viene pronunciato solennemente, l'uomo ascolta, dice "si", e poi firma il registro. Quindi, se al musulmano viene ricordato NEL RITO, che deve rispettare il codice civile italiano in materia di parità di diritti, il musulmano che non vuole farlo, non può dire "si".

Per fortuna gli vengono in aiuto l'On. Spini ed il resto della combriccola, con questa bella trovata: stralciamo dal matrimonio la formula ove si tutelano i diritti della donna. Troppo impegnativa per i maschi musulmani.

Limitiamoci a leggergli gli articoli del codice quando si presentano per le pubblicazioni.

Durante le pubblicazioni, tu agli sposi puoi anche leggere la Divina Commedia mentre loro si fanno una canna. Non ha nessun valore. Nessun impegno.

La cosa che mi riempie di rabbia è che la legge è fine, cioè finemente subdola, scritta apposta per chi non è in grado di scendere nel "tecnico", e quindi se la può bere come acqua di fonte.

Ed invece bisognerebbe che la tutta la gente sapesse i nomi di coloro che cercano di riportare il nostro paese indietro di 150 anni in materia di parità di diritti fra uomo e donna.

Bisogna che la gente, che TUTTI sappiano chi sono, esattamente CHI SONO gli eroi che si sono messi di buona lena a tradurre in lingua italiana un testo di legge che evidentemente gli è stato predisposto, già ben confezionato, in lingua araba…

quindi SCRIVIAMO A CHIARE LETTERE I LORO NOMI:

On. SPINI
On. AMICI
On. BENZONI
On. CHIAROMONTE
On. CHITI
On. CIALENTE
On. CORDONI
On. CRISCI
On. DATO
On. GIANNI
On. FARINA
On. FEDI
On. FINCATO
On. FRANCI
On. GIULIETTI
On. GRILLINI
On. LEONI
On. MANTINI
On. MARAN
On. MARIANI
On. MARONE
On. NICCHI
On. RUGGHIA
On. SANNA
On. SASSO
On. SPOSETTI
On. TESSITORE
On. ZANOTTI
On. ZUNINO

Grazie a tutti voi. Grazie di cuore.
Enrix.

57 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Grazie, davvero, cara Villana39.

In un altro blog, sullo stesso argomento, una ragazza un po' turbata da questa proposta di legge, si è posta il problema se costoro siano persone in buona fede.
Cioè, ha affermato che "forse, chi ha pensato questa legge, non è proprio in mala fede":

Beh, se fosse stata fatta in buona fede, allora bei citrulloni, ci stanno governando! (la parola "citrulloni" non è casuale; trattasi di un piccolo omaggio a Valdo Spini, toscano doc).

Potremmo soffermarci su un altro breve passo di questa legge incredibile:
ART. 6.
1. La liberta religiosa comprende il diritto di aderire liberamente ad una confessione o associazione religiosa e di recedere da essa, nonche il diritto di partecipazione, senza ingerenza da parte dello Stato, alla vita e all’organizzazione della
confessione religiosa di appartenenza in conformita alle sue regole.
2. NON POSSONO ESSERE POSTI IN ESSERE atti aventi lo scopo di discriminare, nuocere o RECARE MOLESTIA a coloro che hanno esercitato i diritti di cui al comma 1.
****
Avete visto? Noi stiamo a discutere sul diritto di Fiorello di far satira sul papa, quando gli amici dell'Ulivo il problema l'han già risolto con queste 4 righe.
Uscita questa legge, col comma 2, chi sfotte i religiosi, si becca una querela, potete giurarci.
Ogniqualvolta un soggetto religioso si ritenga "molestato" da un'affermazione, una vignetta, potrà difendersi con il comma 2. Esattamente come in Svizzera, dove se offendi l'Islam, soggiorni 3 mesi nelle carceri cantonali.
Dunque io non voglio beccarmi una querela, e pertanto mi limiterò a rammentare, lasciando ad ogni coscienza libertà di riflessione, che quella bestia grama della Fallaci sosteneva che alcune Associazioni Islamiche in Europa, avrebbero il vezzo, a dir suo, di rimpinguare i conti svizzeri di tutte le compagini politiche disposte a sostenere il loro disegno all'interno dei sistemi legislativi nazionali.
Naturalmente si tratta di illazioni, della Fallaci. Certo. Della Fallaci.

Noi preferiamo pensare che si tratti semplicemente di citrulloni.

21 novembre, 2006 13:15  
Anonymous Anonimo said...

Se ci sarà da fare una raccolta di Firme o una petizione Online avete la mia sottoscrizione.

Impensabile,veramente impensabile che un paese civile possa aver proposto una simile legge...temo veramente per il futuro di questo passo...

21 novembre, 2006 13:41  
Blogger Fallagirare.Staff said...

Mi hai letto nel pensiero K.Hiei.

Stavo pensando anch'io ad una petizione!

21 novembre, 2006 14:16  
Blogger Fallagirare.Staff said...

Bentornata Villana ;)

21 novembre, 2006 14:38  
Blogger Fallagirare.Staff said...

Amedeo inizio a vedere.

Comunque possiamo collaborare!

Più blog aderiscono più firme raccogliamo!

21 novembre, 2006 14:39  
Blogger Fallagirare.Staff said...

Ehehehe ;)

Direbbe questo:

FALLA GIRARE 1 DACIA O

21 novembre, 2006 14:44  
Anonymous Anonimo said...

Dacia Valent in questo momento dovrebbe essere impegnata in un dibattimento giudiziario piuttosto delicato, che la vede come imputata per avere tagliuzzato di qua e di là il fidanzato a colpi di coltello da pollame.
Un raptus, a quanto pare.

Ma voi lo sapevate che la simpatica nigeriana, figlia di diplomatici a Roma, è stata anche regolarmente in forze nella nostra polizia di stato?

21 novembre, 2006 14:46  
Anonymous Anonimo said...

Certamente, la signorina Valent è tutt'altro che una qualsiasi.
E' stata anche deputata europea di Rifondazione.
Una vita avventurosa, fervida credente della sua religione.

Qualche scappatella tipo la caccia col coltello al suo ragazzo fra i mobili di casa, ma niente di così grave da renderla veramente antipatica. Anzi.

Qualche volta forse un po' troppo intraprendente, come quando via internet si è infilata nella trattativa per la liberazione dell'italiano sequestrato Enzo Baldoni, rischiando però di fare più danno che profitto.

Comunque, tutto sommato, una vita che ci si potrebbe fare un film.
Brava Dacia.

21 novembre, 2006 15:04  
Blogger Fallagirare.Staff said...

Con tutto il rispetto, ma neppure io sono uno qualsiasi caro Enrix!

Piuttosto, mi occorre una mano per la stesura della petizione:

TITOLO
DESTINATARIO
TESTO

21 novembre, 2006 15:11  
Blogger Fallagirare.Staff said...

Ok, poi vengo a leggere ;)

21 novembre, 2006 15:13  
Anonymous Anonimo said...

Beh, è evidente che la Sig. Valent è una di quelle persone dalla "vita spericolata", ed anche una grande idealista, fatti tutti per me non proprio negativi.

Non importa se non condivido la sua militanza in Rifondazione e men che meno, fatto stranissimo per una donna dai grandi ideali quali lei sembra incarnare, una musulmana non solo integralista, ma super-integralista.

Mi spiace soltanto che, avendo ella un cervellino da formula 1, cioè da 14000 rpm, non riesci a catturare la sua attenzione nei recinti della logica.

La Sig. Valent è 100% fruit de la passion.

Per questo si è messa a danzare di gioia per la morte di Oriana Fallaci.
La sua ragione è soverchiata dalla passione.

Una passionale.

E' una colpa grave?

21 novembre, 2006 15:21  
Anonymous Anonimo said...

Ah dimenticavo, organizzate, organizzate la petizione.
Poi la mettiamo in molti blog e dovrebbe avere un discreto successo!

21 novembre, 2006 15:22  
Blogger Fallagirare.Staff said...

Scusa Enrix quale passione ha la Sig. Dacia?

21 novembre, 2006 15:24  
Blogger Fallagirare.Staff said...

Ok, ma datemi una mano per la stesura del testo!

Mica è semplice :)

21 novembre, 2006 15:25  
Anonymous Anonimo said...

La passione è energia dello spirito, uno può averne da vendere, e scaricarla un po' dovunque, senza una logica precisa.

Non tutti riescono a controllarla sempre nella stessa direzione, come ad es. i tifosi di una squadra di calcio.

Io ho detto solo che la Sig. Valent è una passionale, una passionale anarchica.

Infatti ad es., la mia critica al suo pezzo sulla Fallaci, non pare averla accesa più di tanto.

Però si è sentita spinta a visitare il blog di Lesandro, per ringraziarlo dell'appoggio morale che lui gli aveva dato in quella discussione.

Quindi, come vedi, la fiammella è sempre accesa.
Della passione, anzichè della ragione.

21 novembre, 2006 15:33  
Blogger Fallagirare.Staff said...

Ah ecco!

21 novembre, 2006 15:34  
Anonymous Anonimo said...

Per il testo della petizione, se vuoi una mano, ci sentiamo più tardi.

21 novembre, 2006 15:36  
Blogger Fallagirare.Staff said...

Va bene.

Puoi mandarmi una mail al solito indirizzo.

A dopo!

21 novembre, 2006 15:40  
Anonymous Anonimo said...

è che a noi ci piace essere più avanti degli altri basti pensare alle scuole islamiche salutate come un momento altissimo di integrazione, mentre invece rappresentano l'esatto contrario.

21 novembre, 2006 16:09  
Blogger Fallagirare.Staff said...

Infatti!

Bell'esempio d'integrazione!

21 novembre, 2006 16:22  
Blogger Lesandro said...

Perdonate l'ignoranza, ma mi sfugge qualche dettaglio. Io il linguaggio del codice non lo parlo bene. Leggendo il main post di Enrix mi pare di aver capito che durante il rito religioso l'officiante non è tenuto a specificare i diritti ed i doveri dei coniugi giusto? Ma questo non significa necessariamente che ENTRAMBI i coniugi non rimangono vincolati alla legge italiana in questo merito? Cioè, non vedo in che modo questo articolo (di cui peraltro non sentivo la mancanza, se non altro per la forma anonima e generica con cui è stato scritto) possa in qualche modo favorire il marito o andare a scapito della moglie...
Villana...'Lesandro è ritornato'...grazie, mi fai sentire come pol niuman...

21 novembre, 2006 21:40  
Blogger Lesandro said...

"Capitolo 1
Articolo 11

1. Coloro che intendono celebrare il matrimonio davanti a un ministro di culto di una confessione religiosa avente personalita` giuridica che ne abbia fatto esplicita richiesta al ministro competente devono specificarlo all’UFFICIALE dello STATO CIVILE all’atto della richiesta della pubblicazione PREVISTA DAGLI ARTICOLI 93 e seguenti del codice civile. Nella richiesta al ministro competente la confessione religiosa specifica,
altresı`, se preferisce che gli articoli del codice civile riguardanti il matrimonio siano letti durante il rito O al momento
delle pubblicazioni. L’ufficiale dello stato civile, il quale ha proceduto alle pubblicazioni richieste dai nubendi, ACCERTA che
nulla si oppone alla celebrazione del matrimonio secondo le vigenti NORME DI LEGGE e ne da` ATTESTAZIONE in un nulla osta che rilascia ai nubendi in duplice originale. Il nulla osta deve precisare che la celebrazione del matrimonio avra` luogo nel comune indicato dai nubendi, che essa seguira` davanti al ministro di culto indicato o in caso di impedimento di questi davanti a un ministro di culto allo scopo delegato dai medesimi, che il ministro di culto ha comunicato la propria disponibilita` e depositato la certificazione di cui all’articolo 10. ATTESTA (leggi 'DEVE ATTESTARE') inoltre che l’ufficiale dello stato
civile ha spiegato ai nubendi i diritti e i doveri dei coniugi, dando ai medesimi LETTURA DEGLI ARTICOLI DEL CODICE CIVILE A RIGUARDO."
Enrix che fai, mi 'ometti'? L'UFFICIALE dello stato civile (il termine ha il suo peso, non è accademico) ACCERTA che nulla impedisca il matrimonio secondo le LEGGI vigenti in un nulla osta rilasciato agli sposi in cui si ATTESTA che questi hanno compreso i propri diritti-doveri di coniugi relativamente al CODICE CIVILE. Poi il muftì, o mullah o come se chiama quello che celebra i matrimoni musulmani può ripeterlo o no, cazzi suoi, ma per la legge italiana quegli sposi non sono diversi da quelli cattolici. Indipendentemente dalle canne che, di fronte a tale ufficiale, decidono di farsi (a mio avviso inopinatamente...un ufficiale è sempre un ufficiale dopotutto).
Inoltre, nel comma successivo, che tu hai iniziato ma non finito, si spiega che la certificazione di matrimonio, diciamo così, religiosa, ovvero quella rilasciata dal muftì, mullah, muezzin ecc. ecc., DEVE essere corredata dal certificato di attestazione di cui sopra. Ed anche il muftì, mullah, muezzin ecc. ecc., DEVE avere personalità GIURIDICA. Suvvia...nun ve preoccupate per niente...

21 novembre, 2006 22:12  
Blogger Fallagirare.Staff said...

Amedeo intendi la proposta per la petizione?

In tal casi mandami una mail all'indirizzo:
fallagirarestaff@yahoo.it

Ok?

Scusa per il ritardo, ma sono rientrato ora a casa ;)

21 novembre, 2006 23:30  
Anonymous Anonimo said...

Caro Lesandro,
purtroppo la mia replica sarà molto dura questa volta.
L'altra sera un mio amico diessino, mi ha posto la tua stessa identica nota.
Come se questo giustificcasse la malizia di questa legge.
Ma guarda caso proprio ieri Valdo Spini si è scusato ed ha detto che modificherà questa parte della legge, che tu invece ritieni non pericolosa. E questo comunque non mi basta per convincermi che ciò che è stato fatto non è stato fatto con malizia.
Certo. I futuri sposi continuano ad essere sottoposti, in via teorica, agli obblighi della legge italiana, e la legge italiana gli viene letta, o meglio, si attesta che gli è stata letta nel contesto delle pubblicazioni.
Così come la debbono rispettare tutti quei musulmani già sposati in Italia che in questo momento però continuano a dominare con prepotenza le loro donne fottendosene altamente, della legge italiana.
Allora vediamo un po.
Qui al legislatore si è posto il problema di legalizzare il matrimonio islamico e convenzionarlo con lo Stato. Poichè la legge italiana impone già oggi che i matrimoni celebrati sul territorio, che siano essi civili e religiosi, per essere validi debbono contenere l'accettazione esplicita da parte dei nubendi del regime di parità di diritti in vigore, il legislatore si è trovato di fronte il nodo dei musulmani, per i quali in realtà questa legge è stata appositamente confenzionata, ed i quali di questa accettazione esplicita non ne vogliono sapere in alcuna maniera.
A questo punto che cosa fanno i nostri amici parlamentari diessini?
Invece di fare no col ditino, magari infilato dentro un profilattico tricolore tanto per la forma, e dire: spiacenti, se volete che il matrimonio islamico sia valido per lo stato italiano, vi dovete adeguare alla nostra legge (non si chiama "integrazione"?). Pertanto se desiderate che il vostro matrimonio sia valido in Italia dovete integrare la vostra formula rituale con una accettazione della parte del codice riguardante la parità dei diritti, e gli sposi debbono dire esplicitamente "si accettiamo".
Non trovi che sarebbe stato carino, Lesandro?
Carino, bada bene, non per quel reazionario di Enrix, ma per le donne Musulmane e soprattutto per la dignità ed il rispetto del nostro paese, e delle sue leggi di garanzia. Naturalmente però i Musulmani non ci stanno. I loro usi dicono esattamente l'opposto del codice, e quindi questa regola non la possono accettare.
Per fortuna, a risolvere il problema, ci sono gli Azzeccagarbugli dei DS.
Che ci propinano la favola della lettura del codice all'atto della pubblicazione. E nota bene: non la lettura di un documento, sottoscritto dagli sposi quale impegno a rispettarlo, ma la semplice lettura.
Ecco dunque quello che dovrebbe avvenire.
Arrivano gli sposi (FORSE arrivano, perchè in realtà basta un attestato che dichiari che sono arrivati).
L'ufficiale di stato civile da lettura degli articoli del codice.
Terminata la lettura lo sposo pensa (oppure dice, anche ad alta voce, tanto non ha nessuna importanza): "Ah, questo, dice il codice? Bene, me ne infischio."
Terminata questa formalità, passiamo alle nozze.

Qui questa volta gli sposi sì che dichiarano, giurano e sottoscrivono, ma non il nostro codice, ma la legge del Corano. La quale, fra l'altro dice:
"Le donne hanno diritti equivalenti ai loro doveri, in base alle buone consuetudini, ma gli uomini sono superiori . Allah è potente, è saggio." (Sura 2:228)

"Gli uomini sono preposti alle donne, a causa della preferenza che Allah concede agli uni rispetto alle altre e perché spendono [per esse] i loro beni. Le [donne] virtuose sono le devote, che proteggono nel segreto quello che Allah ha preservato. Ammonite quelle di cui temete l'insubordinazione, lasciatele sole nei loro letti, battetele. Se poi vi obbediscono, non fate più nulla contro di esse. Allah è altissimo, grande." (Sura 4:34)

Quindi, dopo aver udito il nostro codice civile ed aver pensato "chissenefrega" ed aver giurato su queste sure, il matrimonio è compiuto.

Che questo sia ciò che è stato realmente programmato, i deputati dell'ulivo lo san benissimo, ne sono perfettamente consapevoli.

La legge è furbesca e si basa sul presupposto che gli italiani siano mezzi scemi come me, e mezzi ben allineati, come te.

Mi piacerebbe sentirti dire che tu non sei allineato, come io ho dimostrato di non esser scemo.

22 novembre, 2006 08:38  
Blogger Fallagirare.Staff said...

Il problema caro Enrix è che questo dl è davvero subdolo!

Trae in inganno anche quelle persone dotate di una certa intelligenza e perspicacia!

P.s. ma la vogliamo fare questa petizione?

22 novembre, 2006 10:20  
Blogger Fallagirare.Staff said...

OT

Ricavi totali USD 20,83

OT

22 novembre, 2006 10:29  
Anonymous Anonimo said...

Devi tener conto, caro Massimiliano, che Valdo Spini, come ho detto prima, ha reso questa dichiarazione:
«Sono pronto a correggere le parti che possono rivelarsi ambigue. L’intento di fondo è quello di affermare che anche per i matrimoni celebrati con il rito musulmano valgono le tutele del Codice civile italiano. Cosa che oggi non avviene».
E' da questa dichiarazione che bisogna partire.
Io, più che una petizione, farei una lettera indirizzata all'ex delfino di Bettino Craxi, oggi diessino, (penso che sia facile recapitarla per via elettronica), lettera che abbia come punto di partenza questa dichiarazione.
In questa lettera occorrerebbe far presente al deputato, che noi non siamo Pulcinella. E non essendo Pulcinella noi non riteniamo che per far valere il codice civile, in merito alla parità dei diritti, nei matrimoni musulmani, si possa consentire ai musulmani di giurare fedeltà a postulati che dicono l'esatto contrario di quanto dice il codice.
La lettura del codice in sede di pubblicazione, è una pagliacciata ed una presa per i fondelli per gli italiani e per le donne musulmane.

Questo, bisognerebbe dirgli.
E poi attendere una risposta.

22 novembre, 2006 11:18  
Blogger Lesandro said...

Mi spiace caro Enrix, ma ti ribatto altrettanto duramente. Questa legge non apporta nessuna modifica allo status vigente. Semplicemente sposta l'enunciazione di quegli articoli relativi alla parità di diritti dalla celebrazione religiosa a quella civile. Ed in entrambi i casi si tratta di enunciazione, niente di più, con cui l'ufficiale spiega agli sposi quali sono le leggi vigenti in Italia a tale riguardo. Non autorizza nessuna 'supremazia' di nessuno su nessuno nè innalza la sharia a legge di stato. Anzi, pone gli sposi mussulmani di fronte a responsabilità che prima non avevano dal momento che le celebrazioni religiose avvenivano in assenza di un riconoscimento giuridico, non essendoci questa legge. E non è un vincolo 'teorico' come dici tu. gli sposi possono pure pensare 'chissenefrega' di fronte a questi doveri, ciònondimeno i doveri, come la legge rimangono, e le infrazioni sono perseguibili. Per questo non serve la firma degli sposi ma è sufficiente che essi asseriscano che hanno compreso la legge, perchè l'attuazione di tale legge non dipende certo dagli sposi ma dallo Stato. E questo non vale solo per i matrimoni con rito islamico, ma per tutti. Santoddio, tu stesso citi l'articolo 6 del capitolo 1 che parla di possibilità di recedere dal proprio credo religioso e punisce chi esercita violenza contro chi decide di recedere. Credi che esista una legge del genere in Arabia Saudita? Purtroppo le tue preoccupazioni (sorvolo su quelle degli altri intervenuti) sembrano nascere da una serie di pregiudizi che non mi spiego per niente. Tanto per cominciare non vedo perchè questo governo dovrebbe agire con 'malizia' nel proporre una legge del genere. Che gliene viene in tasca? La legge è 'furbesca', a qual fine? E per cortesia, non darmi dell'allineato. Sai benissimo che io non venero nè idolatro nessuno, nemmeno questo governo. Poi, dopo, c'è lo stereotipo del mussulmano marito-padrone che comanda, ordina e punisce. Quanti ne hai visti così in Italia? E quanti cattolici hai visto così in Italia? Temo che la bilancia pesi a favore dei secondi.
Mi fermo qui perchè devo lavorare, ma potrei continuare, specialmente su quest'ultimo punto. Mi limito a dire che almeno su una cosa sono d'accordo. La colpa è effettivamente della Fallaci, o quantomeno, di quella paura e di quell'astio di cui si è fatta portavoce e che sembra piacervi tanto.

22 novembre, 2006 11:19  
Blogger Fallagirare.Staff said...

Vada per la lettera.

Credo che tu abbia ragione!

La scrivi tu?

22 novembre, 2006 11:27  
Anonymous Anonimo said...

Parto dal fondo, e vado a rovescio.
La Fallaci. E te pareva.
Se esiste il problema di conciliare col nostro ordinamento un ordinamento inconciliabile, cioè di conciliare il nostro codice che prevede parità di diritti, libertà di religione, ecc…ecc… con il Corano che nega la parità dei diritti, la libertà di religione, ecc…ecc…e se qualche cittadino, come il sottoscritto, parte dal presupposto che si debba essere fermi nei confronti di quelle parti di quell’ordinamento che sono inconciliabili, la colpa ovviamente è della Fallaci.

I compagni che per decenni hanno combattuto, e combattono tuttora, talvolta in modo civile, talvolta meno, puntando i piedi, scrivendo tonnellate di letteratura, promuovendo leggi e referendum, con un ardore ed una passione che spesso hanno rappresentato ragione di vita, contro quei dogmi della chiesa che sono inconciliabili con il moderno concetto occidentale di libertà individuale, dogmi riguardanti per esempio le abitudini sessuali individuali, il matrimonio ed il divorzio, la contraccezione e la procreazione assistita, la parità di diritti fra uomo e donna, così come fra cattolici e laici, il diritto di assentarsi dalle lezioni di religione nelle scuole…quegli stessi compagni, quando si tratta anche solo di valutare l’opportunità di introdurre nelle scuole italiane un Regolamento religioso che E’ razzista, ed istiga a numerosi atti che per il nostro codice sono reato, e quando si tratta di conciliare un rito matrimoniale fondato su di un giuramento che nega la parità dei diritti fra i coniugi, posano come per magia nel cassetto tutto l’ardore e tutta la passione, e firmano il lasciapassare senza neanche leggere, anzi si ingegnano perché questo pass possa essere rilasciato in barba all’ordinamento pregresso.
Se qualcuno come me poi, alza il ditino e dice di non essere d’accordo, la colpa è della Fallaci e dei suoi libri, che mi avrebbero attizzato e stimolato la produzione di testosterone, chè altrimenti invece me ne starei quieto quieto.
Qui ti fermo subito, e ti informo che, perlomeno per quanto riguarda il sottoscritto, i libri della Fallaci non rappresentano che una specie di compendio, di riassunto ragionato di tutti i miei appunti e le mie note, poiché studio l’Islam ed i suoi rapporti con l’Occidente, e con grande passione, sin dal liceo.
Ne consegue che quando sono usciti i libri della Fallaci, e dico questo con particolare riferimento a “La forza della ragione”, tutti gli inviti a diffidare delle blandizie dell’Islam, ed a concentrarsi sui contenuti micidiali del Corano e sul potenziale epidemico degli stessi, per quanto riguarda il sottoscritto hanno avuto la stessa valenza di un invito a diffidare di un bicchiere di cianuro.
Che sia una voce, quella della Fallaci, in contrasto con le tendenze intellettuali delle sinistre europee, ne do atto.
Di li a dire che i contenuti dei libri della Fallaci rappresentino un delirio, o un’istigazione alla violenza, o anche solo semplicemente un amalgama di concetti e notizie in gran parte da buttar nel cesso, però ce ne sta, eccome.
Allora diciamo, se la Fallaci è morta, che oggi il nuovo nemico in Italia, inteso come nemico della democrazia e dell’illuminismo diessino artefice del nuovo concordato Stato-Islam, è Magdi Allam. Ecco. Morta la Fallaci, io oggi leggo con entusiasmo Magdi Allam. Prenditela con lui, dunque, se vuoi proprio cercare un responsabile dei miei pregiudizi.

E procediamo. A rovescio, come ho detto.
Lo “stereotipo del mussulmano marito-padrone che comanda, ordina e punisce. Quanti ne hai visti così in Italia?”
Da qualche anno sono piuttosto sedentario, e non giro molto per l’Italia.. Ciononostante, ne ho uno, vicino di casa. E’ un egiziano. Ha una pizzeria. Vicino, ottimo pizzaiolo, giovane, simpatico, un amico. Perfettamente integrato. Sposato con una italiana. Quando vado nella sua pizzeria, mi fermo un’oretta a chiacchierare, felice di poter fraternizzare. E’ nella mia indole, lo sai. Lo scorso Natale mi ha pure invitato ad andare in egitto con lui, in vacanza.
Penso: per fortuna i dogmi religiosi e la realtà, nel 2006, mal si conciliano. Alle 3 del pomeriggio chiude il ristorante, e prega con tutta la sua famiglia una mezz’ora. Lì, nel ristorante. Poi riapre.
Pizza, Kebab….tutto bene. Un idillio.
Sino al mese scorso. Il mese scorso ha scoperto in un astuccio della figlia quindicenne la foto in primo piano di un ragazzo, un compagno di scuola.
Risultato: Prima ha picchiato la moglie, in casa. Poi è entrato nella scuola, ha raggiunto la figlia nel bel mezzo dell’ora di lezione e, davanti ad alunni e professore, l’ha riempita di botte. A sangue.
Sono intervenuti i carabinieri per portarlo via a forza.
Spero non gli facciano nulla, perché lui, poverino, non è un reo. E’ uno stereotipo, come hai detto tu. E la ragazza non deve disperarsi se il padre l’ha riempita di botte, perché in quel momento non era suo padre, ma uno stereotipo.
Tutti i musulmani che fanno questo in Italia, sono stereotipi delle fantasie fallacicentriche, e perciò è come non esistessero. Tu dirai: si comportano così anche tanti italiani, tanti cattolici.
E’ proprio qui invece che viene il bello.
La cosa divertente è che quel tizio, dopo aver riempito di botte la moglie, giunta sera che avrà fatto?
Facile. Avrà letto il Corano e pregato sul Corano. Dove ha potuto leggere che Allah è contento, se ha picchiato la moglie e la figlia, e lo benedice, attendendolo in paradiso per quel che ha fatto.
Noi italiani, il nostro codice penale? Degli imbecilli. Degli infedeli.
Supponiamo che un bambino di 6 anni, figlio di musulmani, non riesca ad afferrare bene questo concetto, per aver visto troppi film americani. Cioè il fatto che Allah benedica chi bastona le donne in casa, se non compiono i loro doveri.
Niente paura. Dorinnanzi glielo spiegheranno per bene nelle scuole italiane, nell’ora di religione.
Vedi Lesandro, forse per via dei miei studi classici, io sono abituato a dar peso alle parole, specialmente quando sono scritte. Ed il peso diventa enorme, se sono scritte da un profeta riconosciuto dai popoli come profeta.
Io francamente non comprendo come gente come te possa non prendere sul serio le sure che ho scritto qui sopra, quasi fossero degli slogan folkloristici, qualcosa di vetusto e ridicolo cui non si deve dar peso, qualcosa di superato, qualcosa di pericoloso solo nelle fantasie stereotipate e fallacicentriche di gentucola come il sottoscritto.

Io dunque leggo un comandamento che dice di bastonar la propria donna con la stessa facilità con cui si spolverano i tappeti.
Ho un vicino che alla prima occasione, nonostante i sorrisi Durbans, ha obbedito alla lettera a questo comandamento.
Vedo una compagine politica, proporre una legge che pretende che lo stato italiano, di cui anch’io faccio parte come cittadino , ratifichi un matrimonio celebrato secondo un rito dove gli sposi giurano di rispettare questo comandamento.
Vedo che questa legge, perché non ci siano ambiguità, precisa che nel rito occorre “omettere la lettura degli articoli del codice civile riguardanti i diritti e i doveri dei coniugi” (e ci mancherebbe altro che li leggessero pure, mentre quelli debbon giurare l’esatto contrario).
Vedo che questa legge pretende che io dia atto che gli sposi sono stati comunque obbligati ad assistere alla lettura del codice, che successivamente sanno benissimo di dover disconoscere nel giuramento.
E se mi oppongo a questa pagliacciata, tu mi dici, “è per paura e per astio”, paura ed astio che io non dovrei neppure avere, se non avessi letto la Fallaci.
Ebbene, mi spiace, ma io mi oppongo.
Considerami un miope, un reazionario, uno “poco fedele alla linea”, ma per quanto mi riguarda lo Stato Italiano non può e non deve riconoscere un matrimonio fondato sul giuramento del rispetto del corano nella sua integralità.
Del rito cattolico se vuoi ne parliamo, ma qui non c’entra un bel niente. Nelle formule rituali di quella funzione, né nel nuovo testamento, non ci sono parti in contrasto con le regole civili in materia di parità dei diritti.
Nel Corano ci sono, e gravissime. E non ci sono perché l’ha detto la Fallaci. Ci sono e basta.
E non ci sono perché io vivo nel pregiudizio. Ci sono e basta.

E concludo.
1) Se si vuole difendere il nostro status giuridico sulla parità dei diritti fra marito e moglie, senza se e senza ma, sono spiacente ma non si può legalizzare un matrimonio il cui rito si fondi su di un giuramento che disconosce alla radice tali diritti
2) Non ci si può nascondere dietro un dito o confondere le idee ai cittadini con la bella trovata di rammentare in occasione diversa da quella del rito, ai nubendi musulmani, che in Italia esiste un codice quando tutti sanno benissimo che nelle formule matrimoniali questo codice poi non verrà riconosciuto.
Per questo la legge è furbesca.
Perché è dipinta di azzurro, in quanto ribadisce molte volte, come tu mi hai ricordato, che agli sposi non potrà mai sfuggire l’audizione, in qualche maniera, del ns codice civile. Molto nobile, certamente.
In realtà poi è nera come la pece, perché per accontentare l’Ucoii i ns diessini hanno scritto A CHIARE LETTERE E SENZA AMBIGUITA’ che nel celebrare il matrimonio il ministro di culto PUO’ OMETTERE LA LETTURA DEGLI ARTICOLI DEL CODICE CIVILE RIGUARDANTI I DIRITTI E I DOVERI DEI CONIUGI.
Tu mi dici che questo è scritto, per la semplice ragione tecnica che è stata data lettura anticipata.
Io ti rispondo che tu sei un povero illuso.
A questo punto, caro Lesandro, io l’ho fatta davvero lunga, ma a te e a tutti gli altri chiederò una risposta in sole due parole.
Io scriverò a Spini, ricordandogli che, data la disparità di diritti prevista dal Corano, e specialmente per questo, per tutelare le donne quel comma va modificato.
Il Codice Civile, in materia di parità di diritti, come minimo, deve essere letto NELLA FUNZIONE e gli sposi debbono prenderne atto.
Se ai musulmani non sta bene così, allora nessuna ratifica del matrimonio da parte dello stato.
Diversamente la donna musulmana sarebbe costretta a coniugarsi in regime di totale carenza di quella tutela prevista dalla Costituzione, abbandonata a se stessa, vittima si di pregiudizi, ma semmai del Corano o tuoi, e non certo miei.

Fatta questa lettera, chi vuol firmarla, la firmerà.

Colui che non la vuol firmare, che Allah lo benedica.

22 novembre, 2006 16:27  
Blogger Lesandro said...

Ma Enrix tu pensi che in Italia non vivano cittadini mussulmani che si siano sposati religiosamente nel nostro paese o che siano arrivati da matrimoni 'esteri', ovvero persone per le quali nemmeno all'atto delle pubblicazioni viene sottolineato il discorso della parità dei diritti? Magari il tuo vicino è proprio uno di questi. Tu ti preoccupi dei diritti delle donne e questo è molto giusto, ma a me sembra che questa legge apporti una tutela in più per le donne, piuttosto che una in meno, ed introduca un elemento di quella laicità a cui anche tu aspiri, in un contesto puramente religioso. L'articolo 6 che tu hai citato parla chiaro. Quello che sta scritto nel corano non fa testo a livello giuridico, così come non fa testo quello che sta scritto nella bibbia (dove pure caro Enrix, se ne leggono di cotte e di crude sui destini infausti che spettano a mogli, adultere, prostitute, ragazze madri ecc. ecc.). Gli sposi possono giurare quello che gli pare durante il matrimonio, ma se il comportamento non è conforme alle leggi italiane, scatta il reato ed il reato è perseguibile indipendentemente dalla religione (cosa che mi auguro sia accaduta al tuo vicino di casa). Proprio perchè lo sposo è stato informato prima. E sopratutto perchè la certificazione di questa informativa va allegata al certificato religioso, a scanso di equivoci. Insomma non capisco cosa c'entra questa legge con i fenomeni di violenza domestica di cui parli tu, che, lo ripeto mille volte, non riguardano certo solo i mussulmani (e sarei tentato di dire 'ANZI...'). Il tuo vicino di casa andrebbe sbattuto in galera e la figlia affidata ad un istituto, il resto sono tue supposizioni sull'interpretazione che questo tipo avrebbe dato del corano, niente di più.
Io la Fallaci la chiamo in causa di risposta a te che l'hai invocata come tua 'triste musa', da che ne ho dedotto che abbia ispirato il tuo ragionamento. Altrimenti mi sarei guardato bene dal nominarla. Sto cercando di rimuoverla il più possibile.

22 novembre, 2006 17:08  
Anonymous Anonimo said...

Bene, Lesandro.
Continuiamo la discussione più tardi.
Adesso hai messo a fuoco sull'aspetto che mi interessa di più.
Mi piacerebbe che io e te ritrovassimo un punto di convergenza.
O che comunque perlomeno ci arrivassimo vicino.
Ciao, a più tardi.

22 novembre, 2006 17:28  
Blogger Lesandro said...

No guarda Enrix che io avevo messo a fuoco anche prima...

22 novembre, 2006 17:37  
Anonymous Anonimo said...

Senti Lesandro, lasciamo perdere l'aspetto su cui hai messo il fuoco. Non ho detto che prima non eri a fuoco, ma solo che adesso hai puntato il fuoco su un aspetto su cui mi piaceva soffermarmi.
Però ho poco tempo ed è un discorso lungo.
Comunque torniamo invece all'argomento principale, il matrimonio.
Abbi pazienza, ma dire che questa legge ha il pregio di introdurre un elemento laico nel matrimonio islamico è come dire che l'indulto ha il pregio di aver liberato, in mezzo a migliaia di lestofanti, le vittime di errore giudiziario.

In questo momento i Mussulmani hanno un problema, se si vogliono sposare in Italia.
Se vogliono un matrimonio riconosciuto dallo stato italiano, devono contrarre un matrimonio civile, perchè il rito islamico non è convenzionato.
Se lo desiderano, possono fare come ho fatto io, che mi sono adattato alle leggi.
Io mi sono sposato in Perù, con rito cattolico, per richiesta di mia moglie peruviana.
Siccome in Italia il rito cattolico extracomunitario non è riconosciuto dallo stato, ho ripetuto in Italia il matrimonio civile. Potevo anche non farlo. Non me l'ha detto il medico. Io l'ho fatto.
Quindi due riti.
Non mi è venuta la febbre, per fare così, nè altre malattie.
I mussulmani che non vogliono rinunciare al loro rito, e nello stesso tempo vogliono un matrimonio riconosciuto dallo stato italiano, possono fare così, nessuno glielo impedisce.
E lo possono fare in Italia.
Il matrimonio religioso ed il matrimonio civile.
Il matrimonio civile però non gli sta bene, perchè se da una parte gli porta vantaggi (ad es. in materia previdenziale), dall'altra li obbliga a sottoscrivere regole civili che NON VOGLIONO sottoscrivere.

E SCUSAMI TANTO MA SE NON LE VOGLIONO SOTTOSCRIVERE, QUESTE NOSTRE REGOLE SACROSANTE, PERCHE' OFFRIRGLI SCAPPATOIE PER AVERE I VANTAGGI DI UNA COPPIA SPOSATA RICONOSCIUTA DALLO STATO SENZA CHE SIANO OBBLIGATI A SOTTOSCRIVERLE COME FANNO TUTTI GLI ALTRI?

E questa legge gli fornisce la scappatoia.
Questo è il punto.
E' lapalissiano che le leggi restano comunque in vigore a tutela delle donne. E ci mancherebbe altro!
Il problema è che il nostro stato garantista e normalmente irremovibile in materia di diritti, qui si piega ed infila il piede in due scarpe.
Da un lato legge agli sposi il codice civile.
E la donna, se picchiata, può far denuncia (certo, anche la moglie di un mafioso può farlo, mi vien da ridere!)
Dall'altro gli si riconosce COME VALIDO PER LO STATO ITALIANO un rito ove gli sposi GIURANO di rispettare regole che sono ESATTAMENTE CONTRARIE alle regole del nostro codice.
Che cosa vuol dire che NON FA TESTO A LIVELLO GIURIDICO quello che c'è scritto nel Corano?
E ci mancherebbe! Può darsi che un giorno diventi legge anche in Occidente, il Corano. Se questo è il percorso. Ma per ora, non è così.

Il problema è che UNA VOLTA CONTRATTO IL MATRIMONIO CON QUEL GIURAMENTO, LA LEGGE DEL CORANO DIVENTA L'UNICA LEGGE NELLE MURA DOMESTICHE. E viene applicata alla lettera, come ha fatto il pizzaiolo egiziano, anche se gli hai letto prima 100 volte i nostri codici. Poi certo non so se quello alla sera si legge il Corano. Però se lo legge (e stai tranquillo, lo legge) c'è scritto quel che ho detto, e non certo che ha fatto male a percuotere la moglie.
C'è scritto che ha fatto come dice Allah.
E che diavolo Lesandro, ma sei un uomo o uno struzzo, che mette la testa nella sabbia? "Io non vedo mica, nelle mura domestiche degli altri, perciò il problema non esiste."

E allora, ammettendo pure il tuo presupposto che vuole come ignoti o comunque poco noti i casi in Italia di coppie Mussulmane che nelle mura di casa applicano quelle regole scellerate, che però adesso lo stato italiano debba concordare la ratifica di un rito matrimoniale ove tali regole vengono sottoscritte in forma solenne, scusa ma è proprio il colmo! Ma ci sei, o ci fai, Lesà?

E quindi concludo.
Certo che centra, questa legge, con i fenomeni di violenza domestica.
C'entra perchè è l'ennesima dimostrazione che lo stato, o meglio, gli attuali rappresentanti di questo stato, sono passivi e privi di iniziativa di fronte al problema degli abusi di potestà dei maschi mussulmani nei confronti delle loro donne.
E non solo rinunciano ad iniziative di contrasto, ma addiruttura assumono iniziative che avvallano e vengono incontro ai costumi più beceri di quella religione.
Lo stato ha leggi severe in questa materia.
Ma nel caso dei mussulmani china il capo, e concorda per la validazione di stato di un matrimonio OVE A CHIARE LETTERE, nelle formule di rito, si sancisce il predominio del maschio nelle mura familiari.
E chi pensa che poi queste regole, nelle mura domestiche, non vengano poi applicate solo perchè tra l'altro vige il codice civile (che gli è stato pure letto)è un illuso.
E comunque i presupposti sono sbagliati e pericolosamente contradditori.

Perchè non si può semplicemente dire che così non si può fare?

Si vuole per i mussulmani un matrimonio valido per lo stato?
E dov'è il problema? C'è quello civile.
Si vuole unificare il rito musulmano religioso con quello italiano civile per compiere un'unica funzione?
Sempre nessun problema.
Basta trascrivere nella formula di rito gli articoli del codice che per noi sono inderogabili.

Tutte le altre sono SCAP-PA-TO-IE!
Scellerate e furbesche scappatoie.

Caro Lesandro, fcciamo così.

In Italia, una di queste regole sacrosante, proibisce la ricostituzione del partito fascista.
Se io trovo un migliaio di firme (non 2,5 milioni, quanto sono i mussulmani), ma solo mille persone disposte a sottoscrivere un atto di ricostituzione del partito fascista, corro a proporre a Valdo Spini di metter giù una bozza di legge siffatta:

"Preso atto che ci sono 1000 cittadini, che sono un bel numero davvero, che desiderano sottoscrivere un atto di ricostituzione del partito fascsita, ai sensi della presente legge si sancisce che ciò è possibile, a condizione che a questi mille, alla stesura del testo dell'atto, vengano letti gli articoli del codice penale inerenti il divieto di ricostituzione del partito fascista, e che successivamente questi 1000 facciano i fascisti a casa loro."
Che male ci sarebbe a fare una legge così? Poi però, se fanno i fascisti per davvero e noi veniamo a saperlo, li arrestiamo!

22 novembre, 2006 19:29  
Blogger Lesandro said...

"Perchè non si può semplicemente dire che così non si può fare?"

Ma guarda che si può dire benissimo che non si può fare. Che succederebbe? Succederebbe che i terribili mussulmani continuerebbero a sposarsi solo con rito religioso senza sentirsi minimamente assoggettati a quel codice civile che invece questa legge, a mio avviso, tenta di introdurre. Proprio come fanno adesso. Sarebbe meglio così secondo te? Ammesso e non concesso che i matrimoni tra mussulmani (che sono contratti, NON giuramenti) avvengano sempre ed invariabilmente tra un troglodita armato di scimitarra ed una povera idiota, o 'cogliona' se preferite, in burqa totale siderale che pur sapendo cosa l'aspetta decide volontariamente il martirio, è meglio lasciarli fare o cercare di infilarsi tra i contraenti per cercare di dare una regolata ad entrambi? Tanto più che una donna che decida di sposarsi secondo tale rito, specialmente se immigrata di fresco, potrebbe anche non sapere di averli certi diritti.
La legge sancisce l'illiceità di ogni forma di violenza o sopruso da parte del marito sulla moglie, indipendentemente dalla religione, ed in nessuna maniera questa legge legittima tali comportamenti dopo il matrimonio. Se esercita un effetto sullo status attuale, oltre a riconoscere alle coppie mussulmane i vantaggi che prevede la legge italiana (cosa che ritengo doverosa), questo effetto mi sembra sia decisamente quello di inibire eventuali comportamenti violenti, non di incentivarli.
Quello che ho letto in questo thread, oltre che spesso offensivo non sta nè in cielo nè in terra ed è indice di una visione delle donne mussulmane (ed italiane soprattutto) davvero miserabile. Eppure una l'avete conosciuta, v'è sembrata il tipo disposto a farsi malmenare dal marito? Forse dovreste andare a darci un'occhiata su quel blog. Cazzate qualcuna ce n'è, ma per lo più c'è tanto buon senso. In particolare leggetevi questo post

http://www.verbavalent.com/index.php?q=node/40

Se poi vogliamo invece farne una questione letterale di sure che vaticinano di mariti che 'battono' le mogli, bè, ne riparliamo domani, adesso devo andare ad ardere i miei vicini che venerdì scorso hanno mangiato carne di maiale, come scritto nella bibbia.
Poi però non lamentiamoci se c'è gente che si fa saltare per aria in nome delle stesse interpretazioni letterali. Il Feroce Saladino non lo si batte a suon di cannonate, lo si sconfigge con l'integrazione e con il confronto con una società come la nostra dove certi fondamentalismi sono (sono?) inesistenti. Credevo fosse chiaro a tutti questo.

PS
Continuo a non capire, Enrix, per quale motivo lo Spini dovrebbe desiderare questa uniformità talmente tanto da ingegnarsi in scappatoie furbesche e maliziose. Spero mi aiuterai ancora a mettere a fuoco...

22 novembre, 2006 21:44  
Blogger Fallagirare.Staff said...

MAMMA QUANTO SCRIVETE!

Ma quando la facciamo sta lettera?

22 novembre, 2006 22:03  
Anonymous Anonimo said...

Caro Lesandro,
io Spini l'ho conosciuto personalmente, e ne conosco piuttosto bene idee ed attitudini.

A questa legge ci ha messo mano per ragioni "politiche".

Ci ha messo mano per tutt'altre ragioni che non per l'ansia di dare un supporto civile alle donne mussulmane ignare appena arrivate in Italia, che penso proprio siano l'ultimo dei suoi pensieri.

Questa legge è finita sul suo tavolo, per affrontare l'iter parlamentare, perchè sul suo tavolo ce l'ha mandata l'UCOII insiema ad altre associazioni islamiche, già bella confezionata, per lo meno nelle sue istanze generali.

Tu veramente credi che al toscano ex delfino di Bettino sia saltato in mente di suo di introdurre l'ora di religione islamica nelle scuole italiane?

Liberissimo di credere alla favola di Biancaneve, Lesandro.

Qui non si tratta di Saladini con le scimitarre, ma di organizzazioni politico-religiose, non associazioni culturali finalizzate al sostegno del gioco delle bocce, attive e BEN FINANZIATE, cioè ben dotate di provviste liquide, che occupano a tempo pieno persone tutt'altro che stupide, incolte, o dotate di scimitarra, per interfacciarsi con il mondo politico italiano ed ottenere l'introduzione di leggi come questa.

Il terreno è fertile.

A sinistra, ma anche a destra, e Fini per primo, c'è molta gente che non vuol nè vedere, nè sentire.

Questa legge risponde ad istanze, dandogli soddisfazione quasi IN TOTO, che l'UCOII aveva avanzato già anche al governo precedente.
Se vuoi ti mando i link.

Le preoccupazioni in merito a questo tipo di impostazione, che vorrebbe cioè che lo stato italiano "plasmasse" le proprie regole in modo da lasciare spazio o comunque tollerare gli aspetti fondamentalisti della religione islamica, non è gradita non soltanto ai beceri lettori della Fallaci timorosi del feroce Saladino, come il sottoscritto, ma anche agli stessi musulmani moderati.

Quando l'UCOII nel marzo scorso ha presentato un documento di richiesta dell'introduzione dell'ora di religione islamica nelle scuole italiane, il vicepresidente della Comunità religiosa islamica, Yahya Pallavicini, ha commentato: Il documento dell'Ucoii "punta su una islamizzazione formalista e sulla legittimazione dell'Islam all'interno della società italiana, più che su una vera integrazione, con il rischio di creare società parallele".

Quindi, caro Lesandro, che ci siano attività in corso finalizzate ad interventi non proprio gradevoli sul nostro tessuto sociale, non lo dice solo la Fallaci o questo povero miserabile che sta scrivendo, ma gli stessi mussulmani moderati in comunicati ufficiali.

La mia presa di posizione nei confronti di questa legge è coerente con il mio percorso di vita.

Ogni battaglia civile per l'introduzione di regole sgradite alla chiesa cattolica, come quelle sul divorzio, sull'aborto o sulle cellule staminali, mi ha visto impegnato in prima fila.

Contestando questa norma sto semplicemente proseguendo il mio percorso.

Si tratta di una legge confezionata "ad cultum" con ricadute sulla nostra società ben più gravi delle leggi "ad personam" che tanto ti fanno ribollire.

Io son ben lungi dal voler sconfiggere il feroce saladino a cannonate.

Sei tu, che rifiuti il dibattito nel merito sulle forme di contratto del matrimonio islamico, accettando di introdurre lo stesso in un regime concordatario con il nostro stato, e delegando alla sola azione di polizia e del magistrato la tutela delle donne islamiche, quando ormai la frittata è fatta.

E' aprendo quel dibattito nel merito, che si possono delimitare finalmente i confini teorici dentro ai quali, non DEVE, ma VUOLE muoversi l'Islam moderato.

Due note finali:
1) perchè mi citi continuamente il Vecchio Testamento?
Non vedo l'attinenza. Non mi pare che nessuno, nel passato presente o futuro, nel nostro paese, si sia mai dato da fare per conciliarne le regole con nostro codice civile.
Quando avverrà, mi farò sentire, stanne certo.

2) Io ci vado ogni giorno a vedere il blog di Dacia Valent. Mi sembra di aver detto qui sopra che mi è simpatica, mi sembra,
E' pur vero che per portarla a nozze, la Dacia, bisogna aver primo frequentato un corso da samurai.

23 novembre, 2006 09:42  
Anonymous Anonimo said...

PER MASSIMILIANO:
Ora la preparo la lettera, stai tranquillo. Dammi un giorno o due.

ciao!

23 novembre, 2006 09:46  
Blogger Fallagirare.Staff said...

Io sto tranquillissimo caro Enrico!

23 novembre, 2006 14:18  
Anonymous Anonimo said...

Grazie, Amedeo, del supporto, che gradisco! Mi sentivo un po' solo, per la verità.
Fra le altre cose Gesù, anzichè ratificare la pena della lapidazione prevista per le donne indegne nel Vecchio Testamento, al contrario l'ha condannata.
"Chi è senza peccato scagli la prima pietra".
Cosa risaputissima. Per questo il vangelo è stato rivoluzionario, ed è per questo che Maometto non poteva proprio sopportare Gesù.
"i cristiani dicono: -Il Messia è figlio di Allah-. Questo è ciò che esce dalle loro bocche. Li annienti Allah. Quanto sono fuorviati!» (Sura 9:29-30).

23 novembre, 2006 15:38  
Anonymous Anonimo said...

Ottima idea quella del post. Verrò a leggerlo.
Se vuoi tra l'altro, puoi anche ringraziarlo direttamente, il Dr. Allam.
Puoi mandargli un post linkando sul suo blog:
http://www.corriere.it/corrforum/corriere/Intro?forumid=291

23 novembre, 2006 16:19  
Anonymous Anonimo said...

Ciao Falla Girare,
ho letto adesso questo post...prima sono stato impossibilitato. Comunque da come si stanno prospettando le cose, questa legge sarà anche un passo in avanti verso la cultura islamica...ma è oggettivamente un grande passo indietro per l'uguaglianza dei sessi!
Ti mando un saluto.

23 novembre, 2006 22:04  
Blogger Fallagirare.Staff said...

Ciao Lou :)

23 novembre, 2006 23:59  
Anonymous Anonimo said...

Ma al posto di perdere tempo e denaro appresso a qualsiasi religione zozza che serve solo a giustiicare la nostra piccolezza perchè non VIETARE tutte le religioni? Servono solo a controllare e gestire la gente normale che col potere non vuole avere nulla a che fare, guardate il pastore tedesco che va' in giro per il mondo e che fa'? Parla con i leader politici, non con quelli religiosi, fate voi ma per me :a morte a morte

25 novembre, 2006 12:29  
Anonymous Anonimo said...

Un anonimo ha detto...
... Servono solo a controllare e gestire la gente normale che col potere non vuole avere nulla a che fare...(...)...a morte a morte.

Certo, e già che ci siamo mandiamo a morte tutti quelli che impiegano il loro tempo a "getire" la gente normale portandola a spasso di qua e di la: La Lega Calcio, il Superenalotto, il Lotto, il Totocalcio, Le Tv spazzatura, i Reality show, le telenovelas, Deaglio, i Sindacati, i Partiti, Romano Prodi, i cantanti Rock. Qualsiasi persona od organizzazione che voglia rappresentare per i cittadini una fede, un credo, una passione, un idolo, tutti a morte a morte.

26 novembre, 2006 10:47  
Anonymous Anonimo said...

Ed intanto, ecco l'Islam moderato in azione nella Turchia integrata nell'Europa:

dal Corriere della Sera

Esteri
26 nov 08:19
Turchia: oggi un milione in piazza contro il Papa
ISTAMBUl - Secondo gli organizzatori saranno un milione le persone che oggi a mezzogiorno manifesteranno in piazza a Istanbul, nel quartiere di Caglayan, contro la visita di Benedetto XVI in Turchia. Il principale organizzatore e' il Saadet Partisi, il Partito Islamico della Felicita', ma hanno partecipato anche altre 85 associazione fra laiche e religiose. Attesi 2mila pullman da tutto il Paese. (Agr)

Un bel milione di str..ops, scusate...un rigurgito Fallacesofageo.

26 novembre, 2006 11:32  
Blogger Fallagirare.Staff said...

E questi vorrebbero far parte dell'UE?

MA PER PIACERE!

26 novembre, 2006 13:20  
Anonymous Anonimo said...

Caro Fallagirare. Non sei tu oggi, a farli girare.
A me girano non tanto per i milioni di persone, come quei turchi li, che ogni giorno scendono in varie piazze del pianeta, senza davvero sapere nemmeno bene perchè lo fanno.

Mi girano per quei miei connazionali, che ci stanno intorno e che stanno leggendoci anche in questo istante, che udita questa notizia pensano, di scatto: "...mmhhh, hanno ragione a scendere in piazza, 'sti poveracci. Il papa è uno str...."

Ops. scusate! Secondo rigurgito Fallacesofageo.

26 novembre, 2006 15:47  
Blogger Fallagirare.Staff said...

Capisco caro Enrix!

Ma sai, l'ignoranza è una brutta bestia!

P.s. Il prossimo post sarà proprio sulla visita del Papa in Turchia.

26 novembre, 2006 15:59  
Anonymous Anonimo said...

E' un problema da rendere noto, metterò l'indirizzo sul mio blog.

26 novembre, 2006 16:32  
Blogger Fallagirare.Staff said...

Grazie!

26 novembre, 2006 16:48  
Anonymous Anonimo said...

Da "La Repubblica" di oggi.

BOLZANO - Picchiata a sangue con una spranga dal papà per avere frequentato un suo compagno di scuola italiano. E' l'incredibile verità raccontata da una ragazzina mediorientale, di religione musulmana, di diciassette anni, ai medici del pronto soccorso dell'ospedale di Bolzano, dove la giovane si è presentata con una gamba malconcia.

"E' caduta dalle scale", aveva detto il papà appena arrivato all'ospedale per accompagnare la figlia. Ad una prima visita le era stata riscontrata la frattura del perone oltre a varie ecchimosi, così quando i medici hanno chiesto alla ragazzina che cosa era successo lei non è riuscita a trattenere il pianto e ha raccontato la sua verità.

Il padre da tempo l'aveva avvisata che non avrebbe potuto continuare a coltivare un'amicizia con un ragazzo italiano conosciuto ad un corso professionale. "Niente integrazioni con occidentali, è contro la nostra tradizione". Una minaccia che poi si è trasformata in botte. La ragazza ha raccontato agli inquirenti che la madre sino all'ultimo avrebbe cercato di difenderla, di evitare la "punizione esemplare" che il marito intendeva imporre. Anche lei però avrebbe dovuto cedere alla volontà dell'uomo.

E QUESTO E' QUANTO E' ACCADUTO. MA ADESSO VIENE IL BELLO. ECCO COME COMMENTANO L'ACCADUTO LE AUTORITA' ISLAMICHE:

"...Secondo Hany Abd El Karem, presidente della consulta immigrati di Bolzano, l'inquietante episodio denunciato dalla ragazzina mediorientale, nasconde "problemi di educazione". "Va bene l'integrazione, ma ciò non deve comportare uno scioglimento della propria identità culturale con assimilazione nella cultura occidentale. Gli immigrati devono integrarsi mantenendo tutti i caratteri tradizionali, culturali e linguistici legati alla propria storia e al proprio Paese d'origine. Questo padre che ora si lamenta del comportamento di sua figlia avrebbe dovuto avere prima la necessaria attenzione di educare in maniera adeguata sua figlia, affinché la figlia rispettasse la sua cultura".

ET VOILA'. IL PADRE E' SI COLPEVOLE, MA SOLO DI NON AVERLA EDUCATA A DOVERE, IN MANIERA CHE LA RAGAZZA VEDESSE NEL MODO GIUSTO IL RAGAZZO ITALIANO CHE FREQUENTAVA, CIOE' COME UNO DA NON FREQUENTARE.
NON ESSENDO RIUSCITO AD EDUCARE LA RAGAZZA AFFINCHE' SI "INTEGRASSE" NEL MODO GIUSTO, NON RESTANO CHE LE BOTTE.

NATURALMENTE, LA COLPA DI TUTTO QUESTO, E' DELLA FALLACI.

27 novembre, 2006 09:44  
Blogger Fallagirare.Staff said...

Mamma mia!

Questi sono pazzi!

27 novembre, 2006 10:23  
Anonymous Anonimo said...

Massimiliano, ti ho inviato un messaggio privato.

27 novembre, 2006 11:15  
Blogger Fallagirare.Staff said...

Ho letto ;)

27 novembre, 2006 11:54  
Anonymous Anonimo said...

Buonasera gentili amici di Falla Girare.
Ho appena letto il commento di Enrix sull'articolo di Repubblica, sono d'accordo con quello che dice.
Ma bisognerebbe sottolineare con più forza, le intenzioni o le gesta di certi deputati, o personaggi (vedi Dacia Valent), e non fare il gioco della stampa che non approfondisce, e che consuma inchiostro urlando al lupo al lupo! Per quanto mi riguarda l'articolo di Repubblica è, e rimane un triste fatto di cronaca nera. E' come lo consegna qualche intellettualoide ai lettori che mi fa arrabbiare,
(vedi Studio Aperto)! Ci sono troppi personaggi incompetenti in giro col microfono sotto il mento. L'unica cosa che io posso fare per non assomigliare a loro è non essere come loro. Quindi li denuncio pubblicamente puntandogli contro l'arma più feroce.
L'attenzione della gente!

27 novembre, 2006 18:22  
Blogger Fallagirare.Staff said...

Ottima osservazione ruby!

27 novembre, 2006 21:23  

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