E' ora di voltare pagina!
Vi invito a leggere attentamente il discorso introduttivo all'Angelus domenicale pronunciato questa mattina da Papa Benedetto XVI:
"Cari fratelli e sorelle!
Oggi si celebra in Italia l’annuale Giornata del Ringraziamento, che ha per tema: 'La terra: un dono per l’intera famiglia umana'. Nelle nostre famiglie cristiane si insegna ai piccoli a ringraziare sempre il Signore, prima di prendere il cibo, con una breve preghiera e il segno della croce. Questa consuetudine va conservata o riscoperta, perché educa a non dare per scontato il 'pane quotidiano', ma a riconoscere in esso un dono della Provvidenza. Dovremmo abituarci a benedire il Creatore per ogni cosa: per l’aria e per l’acqua, preziosi elementi che sono a fondamento della vita sul nostro pianeta; come pure per gli alimenti che attraverso la fecondità della terra Dio ci offre per il nostro sostentamento. Ai suoi discepoli Gesù ha insegnato a pregare chiedendo al Padre celeste non il 'mio', ma il 'nostro' pane quotidiano. Ha voluto così che ogni uomo si senta corresponsabile dei suoi fratelli, perché a nessuno manchi il necessario per vivere.
I prodotti della terra sono un dono destinato da Dio 'per l’intera famiglia umana'.
E qui tocchiamo un punto molto dolente: il dramma della fame che, malgrado anche di recente sia stato affrontato nelle più alte sedi istituzionali, come le Nazioni Unite e in particolare la FAO, rimane sempre molto grave. L’ultimo Rapporto annuale della FAO ha confermato quanto la Chiesa sa molto bene dall’esperienza diretta delle comunità e dei missionari: che cioè oltre 800 milioni di persone vivono in stato di sottoalimentazione e troppe persone, specialmente bambini, muoiono di fame. Come far fronte a questa situazione che, pur denunciata ripetutamente, non accenna a risolversi, anzi, per certi versi si va aggravando? Certamente occorre eliminare le cause strutturali legate al sistema di governo dell’economia mondiale, che destina le maggior parte delle risorse del pianeta a una minoranza della popolazione. Tale ingiustizia è stata stigmatizzata in diverse occasioni dai venerati miei Predecessori, i Servi di Dio Paolo VI e Giovanni Paolo II. Per incidere su larga scala è necessario 'convertire' il modello di sviluppo globale; lo richiedono ormai non solo lo scandalo della fame, ma anche le emergenze ambientali ed energetiche. Tuttavia, ogni persona e ogni famiglia può e deve fare qualcosa per alleviare la fame nel mondo adottando uno stile di vita e di consumo compatibile con la salvaguardia del creato e con criteri di giustizia verso chi coltiva la terra in ogni Paese.
Cari fratelli e sorelle, l’odierna Giornata del Ringraziamento ci invita, da una parte, a rendere grazie a Dio per i frutti del lavoro agricolo; dall’altra, ci incoraggia a impegnarci concretamente per sconfiggere il flagello della fame. Ci aiuti la Vergine Maria ad essere riconoscenti per i benefici della Provvidenza e a promuovere in ogni parte del globo la giustizia e la solidarietà".
Allora?
Cosa ne pensate di questo discorso?
17 Comments:
Dove lo hai trovato, che lo cercavo anch'io?
Ecco il link:
http://www.zenit.org/italian/visual
izza.php?sid=9694
A presto ;)
Questo discorso suggerisce due Ipotesi:
-1:Anche se il Papa denuncia un problema da ormai decenni,neanche lui ha un influenza tale da smuovere i soliti potenti menefreghisti.
-2:Forse sotto sotto anche il Papa ne frega.
Queste ovviamente sono solo ipotesi...
"La Vita Non Potrebbe Continuare
Se Non Si Gettasse Il Passato Nel Passato,
Liberando Il Presente Dal Suo Peso"
(P.Tillich)
A mio avviso siamo ad un bivio: o si cambia o sono cavoli amari!
Mah! A me è sembrato un buon discorso. Se poi alle parole corrispondono fatti o se restano sterili, è un altro paio di maniche! D'altronde come si dice... il prete predica bene e razzola male...
Anche a me è parso un ottimo discorso.
Ora però abbiamo bisogno dei fatti!
Ben arrivato su questa terra! E fino ad ora dove sei stato???????
P.S.:http://predicamale.blogspot.com/2006/11/ci-mancava-solo-un-papa-todesco.html
ieri in "alle falde del kilimagiaro" c'era uno che non so chi fosse, ma aveva un aspetto abbastanza credibile che ha detto che la produzione agricola mondiale è sufficiente per sfamare quattordici miliardi di persone.
e comunque bene fa il papa a trattare questi temi, dopo di che si sa dove può arrivare il suo potere di persuasione in certi campi.
Azz! 14 miliardi!!
E ALLORA DOVE VA A FINIRE TUTTO IL CIBO?
dio è dentro noi, è dentro la pancia di quei bambini che cercano disfamarsi e che lentamente muoiono. Dio è nella miseria e nel perdono, Dio è in noi tutti, e la terra ed i suoi frutti sono stati mal spartiti da un Dio chiamato profitto.
Il santo Padre è più vicino a Dio che alla fame, la chiesa coltiva troppi interessi e sfama pochi appetiti.
La Chiesa è costituita da uomini, e come tali anch'essi sbagliano...
Siamo nel 1945.
Un giovane soldato tedesco sta inseguendo un polacco in un bosco.
Improvvisamente il bosco finisce e si apre una radura.
Il polacco è praticamente spacciato.
Il soldato tedesco lo inquadra nel mirino e sta per premere il grilletto.
(segue sul link)
http://predicamale.blogspot.com/2006/
11/ci-mancava-solo-un-papa-todesco.html
Bella barzelletta caro Predicamale!
ma chi e' quello in foto il direttore?
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