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05 aprile, 2007

Il caso Telecom Italia












Caso Telecom.

La vicenda è molto delicata.

L'azienda telefonica italiana per eccellenza è sul punto di essere venduta alle società americane AT&T e America Movil.

Il tronchetto dell'infelicità (così chiama "affettusamente" Beppe Grillo l'attuale proprietario della Telecom, Tronchetti Provera) vuole mollare!

Il Governo è preoccupato: non vuole assolutamente che Telecom Italia perda la sua "italianità".

Ed è per questo che da giorni si parla di nomi eccellenti della finanza italiana.

Nomi importanti, tra cui spicca quello di Silvio Berlusconi, il quale sarebbe disponibile all'acquisto di Telecom solo se (e qui sento puzza di ricatto) il ddl Gentiloni, riforma del sistema radio-tv, viene cambiato.

Per Berlusconi, infatti, "un intervento per difendere l'italianità di Telecom non può prescindere da una riflessione sul provvedimento scritto dal ministro delle Comunicazioni".

L'Unione è infuriata!

Montezemolo, invece, parla di "ingerenza da parte del Governo" ed invoca il diritto al "libero mercato".

Cosa fare, allora?

Due sono le opzioni possibili:

a) cedere parte del pacchetto azioni Telecom ad investitori italiani;

b) optare per un intervento statale (proprio come è stato fatto per la FIAT) al fine di favorire la ripresa del colosso delle teleconunicazioni.

Altre alternative non ne vedo.

Voi come la pensate?

8 Comments:

Blogger WhoKnowns said...

A mio parere è molto meglio che la Telecom passi in mano straniere...che io sappia le mani nostrane da 20 anni a questa parte sono state la nostra rovina...

Spero che il consiglio di amministrazione sia buttato fuori non appena arrivino i loro nuovi padroni,loro ed i loro stipendi da capogiro...

Quello che mi fa incavolare però è il fatto che il Tronchetto dell'infelicità uscirà ancora una volta di scena con un svariati miliardi di euro...che bastardo sanguisuga....

05 aprile, 2007 12:09  
Blogger enrix1 said...

Nella "italianità", caro Massimiliano, sta proprio la parte peggiore di Telecom:
l'arretratezza tecnologica rispetto ad altri paesi (lo sapevi che l'ADSL a fibre ottiche in perù nella città di Lima è presente già da 20 anni?), l'esubero di personale e la clientela politica (che sono un tutt'uno), il gravissimo dissesto economico nascosto nei bilanci, l'utilizzo spregiudicato come società di comodo per oscuri passaggi di denaro in Jugoslavia, il comportamento truffaldino e vessatorio nei confronti della clientela diretta, gli accordi sottobanco con i truffatori che operano per mezzo di dialer e di tariffe-fantasma con spartizione del malloppo, il controllo stile grande fratello dei cittadini in barba alla privacy e non solo.

Il controllo da parte di una società ultraoccidentale ed ultratecnologica come AT&T non dovrebbe solo essere accettato, ma auspicato finalmente come la liberazione da un incubo.

Venite, Yankees, vi aspettiamo a braccia aperte!

Il governo invece è preoccupato.

Chissà perchè non erano così preoccupati quando durante il vertice con Putin circolava la voce di un interesse all'acquisto da parte della società russa Sistema. Anzi, Prodi si era espresso così in risposta a una domanda dei giornalisti proprio su questo punto:"Non abbiamo discusso, io e il presidente Putin, di specifici investimenti da singole aziende però in generale abbiamo incoraggiato gli investimenti reciproci".
Quindi nuovi investimenti russi sarebbero benvenuti, ha aggiunto, "e spero si moltiplichino"."

Russi, per l'appunto. Così la "italianità" è salva (quella dei nipotini di Togliatti).

05 aprile, 2007 12:53  
Blogger Fallagirare.Staff said...

Si, ma dove andranno a finire i guadagni che questi americani faranno con Telecom?

Certamente non in Italia.

P.s. Enrix che fine avevi fatto :)

05 aprile, 2007 13:00  
Blogger enrix1 said...

Vivo e vegeto sono, come vedi, caro Max. Poi ti spiegherò.

Come tu dovresti sapere, per la legge italiana, i guadagni realizzati in Italia da Telecom, producono reddito da tassazione solo allo stato italiano. Quindi, ben vengano i guadagni.
Inoltre, sempre come dovresti sapere, la quota di controllo di telecom purtroppo è bassina, perchè più dell'80% del capitale è polverizzato, ma comunque prevalentemente nelle mani di italiani.
Il che significa che se Telecom guadagnerà 100 euro, 41 circa andranno all'erario italiano, più di 50 euro ai risparmiatori italiani, e meno di 10 euro ai controllori stranieri.
Questo sempre che si effettui il dividendo dei profitti, perchè normalmente almeno una parte viene sempre posta a riserva patrimoniale, e cioè, rimane in italia. Quindi il profitto netto degli investitori stranieri sarà comunque sempre molto inferiore al 10%, mentre tutto il resto rimarrà in italia, e più saranno bravi ad amministrare, più ne rimarrà.

Se invece perde, come sta facendo ora, non ci guadagna nessuno, anzi, ci perdiamo noi tutti.


Ma tu Massimiliano non mi risulti essere uno di quei comunisti trinariciuti che ritengono che sia meglio che non ce ne sia per nessuno, piuttosto che un capitalista guadagni anche un solo dollaro.

05 aprile, 2007 13:11  
Blogger Fallagirare.Staff said...

No, non sono così comunista :)

Io opto per il libero mercato, non per lo statalismo!

05 aprile, 2007 13:16  
Blogger enrix1 said...

Bravissimo! Io lo so che tu sei una persona corretta.
E non solo, sei anche molto attento a tutto quel che succede.

E dunque ti confiderò, che mentre il nostro governo si preoccupa di quei cattivoni dell'AT&T, la società di stato ENI (la conosci?), insieme con la compare ENEL, ieri ha scucito ottomilacinquecentomiliardi di vecchie lire, pagamento in contanti, per aggiudicarsi un'asta (cui hanno concorso solo due russi) degli assets Yukos, presentati più o meno da stampa e TV nazionali come "due rami dell'attività del colosso energetico Yukos"..

In linguaggio "parla come mangi", quei "due rami d'attività del colosso energetico Yukos", sono bolle di gas dal contenuto effettivo di gas assolutamente sconosciuto, di proprietà del colosso energetico FALLITO Yukos e messe all'asta dal curatore fallimentare.

Ottomilacinquecento miliardi di vecchie lirozze, una sull'altra.
Questo a proposito di soldi italiani che se ne vanno all'estero.

Tu li avresti spesi?

05 aprile, 2007 13:29  
Blogger Fallagirare.Staff said...

Be', spero che non abbiano speso tanti soldi "solo" per qualche bolla di gas.

Io avrei investito quel denaro per la produzione di fonti energetiche alternative: solare, eolica...

05 aprile, 2007 14:20  
Anonymous Anonimo said...

cari miei a buttar fuori il consiglio di amministrazione ci avrebbe dovuto già pensare il collegio sindacale, ma si sa siamo in italia e le cose funzionano male....

20 aprile, 2007 22:59  

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